10 gennaio 2008

Mostra alla Sala Comunale di Trieste, 5 novembre 2007

...in compagnia della curatrice Marianna Accerboni
e
di alcuni ospiti















... a Trieste, novembre 2007

09 gennaio 2008

HANNO DETTO DI ME......




...Noi giornalisti e critici d’arte, non sempre incontriamo artisti con un grande potenziale culturale pittorico e artistico. In questa brava pittrice,c’è la volontà di voler emergere nel difficile mondo dell’ARTE.

Giuseppina Maggi


...Solo un forte temperamento, può essere capace di realizzare opere d’arte capaci di fare riflettere e di fare pensare ai veri valori dell’opera stessa. Scelta perfetta dei colori, incroci sempre meticolosamente studiati nel minimo particolare. La sua “arte” parla il linguaggio che entra nell’intimo degli amatori dell’arte, degna del massimo rispetto. Gli auguri più sentiti alla nostra artista, degna del rispetto di opere fatte per riflettere e per pensare.

Giovanni Mazzetti


...Nadja Moncheri dà il meglio della sua pittura proprio quando risulta immersa nel più profondo delle cave dove si svela il cuore delle terra (Guido Gozzano sosteneva che pure le rocce amino nel gioco dei cristalli). Nasce così il canto mitico delle rocce e delle forze primigenie della natura, nelle opere più riuscite di una pittrice sensibile e interessante che si affaccia al cammino alto e silvestre dell’arte.

Sergio Brossi


...Morfologie naturali di ampia spazialità ed un’armonia strutturale che scandaglia con forza la visione determinandola in immagini di aspre spigolosità alternate a morbidezze sensuali. L’espressione pittorica diventa trasposizione della passione e dei turbamenti dell’autrice.

Gabriella Niero


...In ogni suo quadro è possibile risalire al soggetto. L’artista prende dalla realtà le emozioni trasmesse dagli elementi della natura e le trasporta sulla tela con una rilettura del soggetto. Le opere non si possono collocare in una corrente precisa, ma sono il prodotto delle varie esperienze incorporate e fuse insieme.

Roberta Polenghi Merlo


...L’occhio fissa l’oggetto trasfigurandolo. La realtà di partenza può essere uno scorcio di natura, magari una montagna o una vegetazione: avviene una sorta di immedesimazione da parte dell’artista. L’interpretazione slitta nel più turgido dei travestimenti. Ed ecco che le forme si ricompongono secondo una nuova architettura. Nasce qualcosa di nuovo: il parto di una fantasia che illumina le cose, dando ad esse una carica poetica. L’uomo si specchia nel mondo.

Prof. Paolo Rizzi

......ed inoltre hanno scritto di me anche Sergio Molesi, Sergio Brossi, Claudio H.Martelli, Franco Salvadori e Marianna Accerboni.

ITINERARIO CROMATICO

"Il linguaggio di Nadja Moncheri si riassume in due virtu’: la prima consiste nel saper declinare con grazia e sensibile intuito la sequenza cromatica, la seconda nell’essere capace di intervenire nello spazio e di dominarlo,...


...come ad esempio nella sua recente esposizione con interessanti pannelli di seta da lei dipinti a mano."


"Un piano di lettura che si allontana dal visibile, per ricostruire l’essenza e l’atmosfera: quasi un percorso/gioco, che l’artista suggerisce a chi si addentra nel suo mondo per aiutarlo a scordare il reale, i suoi ritmi troppo irruenti,...


...l’aggressività latente, passeggiando in un’oasi cromatica dove godere , per un attimo, la serenità delle origini."


"La roccia, la pietra, la terra , i deserti sono gli elementi attraverso i quali la pittrice triestina, che nel corso degli anni ha evoluto il proprio linguaggio creativo grazie anche agli stage di pittura curati in plein air da Nino Perizi ed agli incontri in studio con Alice Psacaropulo, travalica il reale, pur partendo dall’analisi del vero. "

"Di pari passo si è evoluta anche la tecnica: dagli acrilici, spesso arricchiti da tracce di pastelli, degli esordi, Moncheri è pervenuta ad una sorta di lavori monocromi connotati e sottolineati...


...da una piu’ decisa traccia materica, al limite dell’astrazione (Paesaggi della memoria, opere recenti dall’artista)."


(commento di Marianna Accerboni, curatrice della mostra)